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La natura a passo lento

Escursioni

Come pochi altri posti Oclini è favoloso punto di partenza alla volta di tantissime e suggestive escursioni, tours alpinistici e di arrampicata sul Monte Regolo, sulle montagne della Val d’Ega e sulle Dolomiti altoatesine. Ci limiteremo qui a fare qualche esempio, a dare un piccolo assaggio delle innumerevoli possibilità e destinazioni nel Giardino del Sudtirolo, rimandando alle tante guide escursionistiche e alle diverse piattaforme Internet locali per informazioni più dettagliate, consigli e proposte di tracciati.

Molti percorsi escursionistici partono già da Oclini o dal vicino Passo Lavazè in Trentino (a soli 3 km da Oclini): ricorderemo fra gli altri il sentiero che conduce alla Pala di Santa/Zanggenberg (2.488 m), con la sua favolosa veduta panoramica a 360° su Corno Bianco e Corno Nero.

Anche le idilliache distese di pascoli e alpeggi intorno ad Aldino, Monte S. Pietro e Nova Ponente, con le loro baite e i rifugi gestiti (malga Ora, malga Grundin, baita Isi, capanna nuova) esercitano però un forte richiamo sugli escursionisti che amano le camminate in tranquillità, fra il profumo dei prati fioriti e il silenzio dei boschi ombrosi, e adorano fermarsi a mangiare piatti genuini e gustosi, andando così a soddisfare tutti i sensi. Sono gli stessi che non rinuncerebbero mai ad assaggiare il saporito Bauernspeck dell’Alto Adige accompagnandolo a un nobile vino rosso della Bassa Atesina.

Un’escursione assolutamente rilassante è inoltre quella che, sul sentiero dei pellegrini, conduce fra prati e pascoli al noto santuario della Madonna di Pietralba.

Anche la zona escursionistica di Ega – Obereggen è ricca di destinazioni, tanto grandiose quanto frequenti. Che decidiate di avventurarvi sui sentieri silenziosi che si snodano fra il cupo dei boschi lungo le massicce pareti rocciose del Latemar da Obereggen fino allo strepitoso Lago di Carezza o, piuttosto cimentarvi, in compagnia della famiglia, sulla più ambiziosa Alta Via del Latemar che congiunge la zona delle montagne della Val d’Ega con la regione del Passo di Carezza, di arrampicarvi su una delle tante ferrate del Latemar o di passeggiare più tranquillamente fra gli alpeggi della Val d’Ega, la sera serate comunque stanchi ma felici e tornerete a casa arricchiti di momenti e ricordi magici.

Nell’area escursionistica Nova Ponente-Passo Carezza o, poco più distante, nella Val di Tires sono tantissimi i punti di partenza alla volta di tour alpinistici sulle Dolomiti, come quello al massiccio del Catinaccio, allo Sciliar o al Latemar. Una classica escursione sulle Dolomiti non dovrà comunque mancare nel vostro programma per le vacanze. I paesaggi d’alta quota nella loro romantica asprezza e il loro indiscutibile fascino, oltre alle vedute spettacolari, lasciano impressi ricordi destinati a rimanere vivi a lungo nei cuori di chi sceglie di trascorrere una vacanza in Alto Adige.

Sentiero europeo E5
Dalla costa atlantica francese in Bretagna, il sentiero europeo E5 attraversa le Alpi arrivando fino a Verona su un totale di 3.200 km. Sul tratto che tocca la Bassa Atesina gli escursionisti hanno modo di ammirare il Corso Bianco, il Corno Nero e di incrociare Oclini.

Escursioni in libertà sulle Dolomiti

Allenamento in quota

Le condizioni climatico-paesaggistiche che regnano a Oclini ne fanno la postazione ideale per gli sportivi, dilettanti e professionisti, che scelgono la sua cornice per i sempre più richiesti allenamenti in quota.

Per allenamento in quota o d’altura si intende un tipo di allenamento fisico, ma anche una semplice permanenza, in alta montagna, ossia a circa 2.000 metri di altitudine, respirandone l’aria a basso tenore di ossigeno. A Oclini la pressione atmosferica è nettamente più bassa che a valle e il tenore di ossigeno presente nell’aria pertanto ridotto: il fabbisogno fisico di ossigeno, però, rimane invariato, anche in altura. Oltre quota 2.000 m, pertanto, il corpo è costretto ad aumentare l’attività respiratoria e la frequenza cardiaca, per compensare la carenza di ossigeno, andando così a produrre una maggiore quantità di globuli rossi. Una permanenza in quota dalle nostre parti, nella splendida cornice degli alpeggi della Val d’Ega e di Aldino, aiuta dunque a migliorare l’apporto di ossigeno attraverso i polmoni e il suo trasporto nel circolo sanguigno, nei tessuti e nella muscolatura. Viene così stimolata l’attività metabolica e aumentata la produzione di energia. Per gli sportivi, questo tipo di allenamento serve a gettare le basi per il miglioramento delle condizioni fisiche e il potenziamento della performance fisica e mentale (resistenza). Esso contribuisce inoltre a rallentare i processi di invecchiamento, a rinforzare il sistema immunitario, potenziare il consumo di grassi e ridurre più agevolmente il peso.

Oltre agli spettacolari scenari naturali che fanno da cornice alle infrastrutture sportive (percorsi jogging, tracciati MTB, sentieri escursionistici di ogni ordine e grado, piste da fondo), il comprensorio offre dunque, grazie all’altitudine, anche le condizioni ideali per un benefico allenamento d’altura.

A completare il programma benessere degli sportivi, le sane proposte gastronomiche dei nostri ristoranti, delle locande e delle baite montane, preparate con prodotti freschi e salutari dell’Alto Adige.

Leggende dolomitiche

Patrimonio naturale UNESCO

Chi non le conosce? Fra film, immagini e racconti. Quanti hanno provato a descriverne la bellezza, a catturarne l’atmosfera, con le parole o la fotografia? Ma l’incanto che ci rapisce quando ci troviamo ai piedi dei famosi “monti pallidi”, quando li attraversiamo a piedi o lo sguardo si perde, è qualcosa che va vissuto in prima persona.

Le Dolomiti, famosissima catena montuosa, si snodano fra le cinque province italiane di Bolzano, Trento, Belluno, Udine e Pordenone, ospitando ben cinque parchi naturali.
Queste montagne furono ufficialmente dichiarate nel 2009 Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO in virtù della loro speciale bellezza e delle particolarità geologiche che offrono uno straordinario spaccato su milioni di anni di storia della Terra. In realtà non servirebbe neppure una motivazione specifica. Chi sta al cospetto di questi imponenti massicci rocciosi, lo avverte subito. Anche senza tante parole.

È la dolomia, antica roccia calcarea, a conferire alle Dolomiti quel tipico aspetto chiaro che le fa descrivere come monti pallidi. Ma poco prima del tramonto, su quello sfondo naturale fatto di rocce, si anima uno straordinario gioco di colori. Gli ultimi raggi del sole tingono sulle pareti i toni del giallo, dell’arancio e del rosso mescolandoli fra loro per lo stupore di chi osserva questo straordinario spettacolo.
Quelle formazioni rocciose tanto fantastiche quanto aspre e scoscese sono da sempre state terreno fertile per la nascita di miti e leggende.

GEOPARC Bletterbach

Dal 2009 anche il Canyon del Bletterbach è parte del patrimonio universale UNESCO delle Dolomiti

– inserite nell’elenco per la loro straordinaria bellezza paesaggistica e la loro rilevanza geologica. Un’esperienza impressionante e spettacolare nella Bassa Atesina, qualcosa da non lasciarsi assolutamente sfuggire.

Sul versante occidentale del Corno Bianco, nella zona facente parte del territorio comunale di Aldino e Redagno, il Bletterbach ha eroso in migliaia di anni le pareti rocciose andando a scavare un canyon che si estende per una lunghezza di 8 chilometri, arrivando fino a 400 metri di profondità. Un autentico libro di geologia a cielo aperto che non rivela solo affascinanti formazioni geologiche e litologiche, come quelle che fanno da sfondo alla cascata del “Butterloch” ma, alla luce delle stratificazioni e successioni delle diverse rocce, racconta milioni di anni di storia della Terra.

Sul sentiero escursionistico che si avventura in alcuni tratti della gola, il corrugamento alpino e la genesi delle Dolomiti si mostrano agli osservatori in tutto il loro fascino invitando grandi e piccini a mettersi sulle orme dei sauri o alla ricerca di fossili.

Il moderno centro visitatori GEOPARC di Aldino fornisce nel punto di ingresso al canyon tutte le informazioni e i dettagli da conoscere, presentandoli con modalità adatte anche alle famiglie con bambini. Da qui si diramano i sentieri escursionistici e tematici, oltre che un sentiero didattico nel bosco. Presso il centro è possibile usufruire di visite guidate, GEOescursioni ed escursioni a tema in compagnia di esperti.

Anche il GEOMuseo di Redagno fornisce informazioni sul Canyon del Bletterbach.

Per ulteriori informazioni:

In auto o in moto sulle Dolomiti

La Grande Strada delle Dolomiti

Da Bolzano supera il Lago di Carezza, il tracciato della Grande Strada delle Dolomiti che imbocca poi la Val di Fassa e, oltrepassati il Passo Pordoi (2.239 m) e il Passo Falzarego (2.105 m), conduce fino a Cortina d’Ampezzo. Il percorso di circa 110 chilometri percorribile in una giornata è comodo, nonostante i numerosi tornanti, e regala vedute grandiose su uno strepitoso panorama montano (Catinaccio, Massiccio del Sella, Odle, Sassolungo, Marmolada).

Ma le vallate Dolomitiche con i loro numerosi passi offrono un gran numero di tracciati, più o meno lunghi, da percorrere in automobile o con la fidata due ruote andando alla scoperta delle tipiche zone montane altoatesine e dei deliziosi borghi che le animano.